Gli innalzamenti dei livelli di alanina aminotransferasi nelle fasi tardive della terapia antivirale nei pazienti con HCV RNA-negativo sono associati a ricaduta virologica


L’incidenza e il significato clinico di elevati livelli di alanina aminotransferasi ( ALT ) in pazienti con epatite C cronica RNA-negativo durante la terapia con Interferone pegilato e Ribavirina non sono stati ancora ben definiti.

I Ricercatori del Centro per le Diagnosi e Terapia delle Epatiti di Genova, hanno valutato l’incidenza, il pattern, i fattori predittivi e il significato clinico di elevati valori di ALT in una coorte di 173 pazienti con epatite C cronica che avevano raggiunto la clearance virale durante terapia con Interferone peghilato alfa-2a ( Pegasys ) o alfa-2b ( PegIntron ) e Ribavirina ( Copegus, Rebetol ) in base al peso.

I pazienti sono stati classificati come responder con risposta sostenuta o responder con recidiva sulla base di HCV RNA presente nel siero a 24 settimane di follow-up.

Risposte sostenute o risposte con recidiva sono state ottenute, rispettivamente nel 58% dei pazienti e nel 13%.
Tra i 173 pazienti che hanno preso parte allo studio, il 33% ha raggiunto livelli di HCV RNA non individuabili nel siero ed elevati valori di ALT in almeno una valutazione ( settimane 2, 4, 12, 24 in tutti i genotipi, e settimana 48 nei genotipi HCV-1 e HCV-4 ), e questo fenomeno non era distribuito in modo differente tra i due gruppi di pazienti.

Nessun parametro pre-trattamento demografico ( età, genere ), clinico ( livelli di ALT, grado e stadio istologici, indice di massa corporea ) e virale ( carica, genotipo ) è risultato associato a questo fenomeno.

L’incidenza di alti livelli di ALT non è risultata associata al tipo di Interferone peghilato e alla dose di Ribavirina.

Elevati livelli di ALT hanno mostrato pattern longitudinale e sono risultati più frequenti tra la settimana 12 e il termine del trattamento nei pazienti con risposta con recidiva rispetto a quelli con risposta virale sostenuta ( 90% versus 9%, P=0.000001 ).

In conclusione, alti livelli di ALT nei pazienti negativi per HCV RNA nel corso della terapia con Interferone peghilato e Ribavirina è un fenomeno abbastanza frequente e non prevedibile.
Nonostante l’innalzamento dei livelli di ALT non sia di per sè associato a un maggior rischio di recidiva, la sua presenza nelle fasi tardive della terapia è più comune tra i pazienti con recidiva. ( Xagena2009 )

Basso M et al; Hepatology 2009;49:1442-1448


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